PESCA CON IL TWISTER

La pesca a recupero con il twister è una delle tecniche più usate per la pesca alla trota di allevamento nei laghi sportivi. Il twister può essere usato in abbinamento al galleggiante a penna, bombarda, affondante, lo striscio o vetrino. 
La montatura col galleggiante a penna è usata soprattutto nei periodi caldi (fine maggio, giugno) nelle giornate soleggiate in cui le trote salgono in superficie e si vedono a pelo d'acqua. Io consiglio di usare il filo di 0,18 mm nella bobina, con un terminale dello 0,16 legato tramite una girella tripla, il galleggiante di 4 grammi bilanciato da una torpilla mobile da 4 grammi che scorre tra il galleggiante e la girella tripla, inoltre può essere applicato un piombino sul terminale per non fare andare l'esca troppo a galla. Prima di applicare il twister, va innestata sulla parte superiore dell'amo (dell'8) una camola per non far scappare via la trota dopo la prima toccata. La canna ideale per questo tipo di pesca è quella da tremarella con azione non molto elevata. Bisogna effettuare lanci nei punti dove batte il sole, il recupero è molto lento e irregolare intervallato da brevi pause; quando la trota dà la prima toccata bisogna fermarsi e aspettare che ingoi l'esca e affondi il galleggiante per poterla poi recuperare. 
La bombarda, il vetrino o l'affondante sono ottime alternative al galleggiante a penna. Infatti permettono di effettuare una redditizia pesca anche in periodi freddi. Nei periodi invernali o abbastanza freddi, si usa l'affondante o uno striscio tra i 7 e 15 grammi con una canna con azione alta, mentre nelle altre stagioni è possibile usare il vetrino o la bombarda e il loro peso può essere deciso a seconda del tempo e dell'altezza nell'acqua in cui spaziano le trote. Il filo da usare è lo 0,18 o 0,20 con terminale leggermente più fino legato con una girella tripla e l'amo (con il twister) legato a circa 50 cm dalla girella. Alla prima toccata della trota bisogna ferrare al momento giusto per "allamare" la trota.