SILURO

  Il siluro, a prima vista, appare come un gigantesco pesce gatto. Ha il corpo molto allungato, appiattito anteriormente e cilindrico posteriormente, quasi anguilliforme. La grossa testa arrotondata e depressa termina con una larga bocca, orlata di spesse labbra e armata di numerosi piccoli denti, cui segue un'ampia gola. Gli occhi sono piccolissimi e fra ogni occhio e il labbro superiore sporgono due lunghissimi barbigli, mentre altri quatto, più corti, spuntano sotto le labbra inferiori. La pelle del siluro è glabra, ossia non ha scaglie, ed è spessa e viscida perché ricchissima di ghiandole mucose. Superiormente la tinta è grigio olivastra o bruno verdastra, con marmoreggiature nere e grigie, sui fianchi e sul ventre è olivastra chiara o giallastra con riflessi argentati. La breve pinna dorsale è munita di una forte spina collegata con ghiandole velenifere, come quella che si trova dinanzi a ogni pettorale, subito dietro l'apertura branchiale. Queste tre spine sono velenose come quelli presenti sul pesce gatto. In caso di punture possono procurare effetti dolorosi e la loro azione non cessa con la morte del pesce. La coda è arrotondata e piccola, lunghissima la pinna anale, modeste le ventrali.

TECNICHE DI PESCA: A fondo e a galleggiante (di 120 grammi e in qualche occasione anche di 140 grammi) con una montatura molto robusta con una lenza che supera lo 0,45 e ami molto grandi e resistenti.

ESCHE:
Grossi vermi, pesci vivi o morti (buratelli, che sono anguille di piccole dimensioni di circa 200 grammi, e scardole).