TROTA FARIO

  La trota fario ha un corpo allungato, compresso lateralmente con il profilo dorsale incurvato che aumenta con l'età, la sua livrea è molto variabile in quanto è estremamente dipendente dall'habitat in cui vive; in generale si può affermare che il dorso è grigio verdastro con tendenza ai tono più scuri, i fianchi vanno dal bruno del dorso sfumando sempre più e giungendo ad un bianco-giallastro dell'addome. Sul dorso e sui fianchi sono presenti un numero variabile di macchie nere di forma irregolare ed alcune volte sono presenti anche macchie più grandi di colore rosso. Le macchie sono presenti sulle due pinne dorsali ma del tutto assenti sulla pinna caudale. Il muso è ottuso con una grossa bocca. La coda negli esemplari giovanili è concava mentre tende a ritornare diritta negli esemplari adulti. Come tutti i salmonidi ha la pinna adiposa ossia quella pinna costituita di grasso posta tra la pinna dorsale e quella caudale. Tutto il corpo è ricoperto da piccolissime squame cicloidi e di muco. Anche la sua dimensione (max cm 100) è estremamente legata all'habitat, si possono trovare esemplari di 2-3 kg in ambienti favorevoli, come grandi fiumi, mentre è possibile trovare intere popolazioni di una ventina di centimetri in ambienti oligotrofici (con cibo scarso). Abita in acque molto ossigenate e dalla temperatura bassa, quella ottimale si aggira sui 12° gradi centigradi mentre a 22° diventa letale. Predatrice a tutti gli stadi vitali si nutre di crostacei, insetti e pesci; l'attività nutrizionale si svolge prevalentemente in periodi in cui la luminosità è bassa, tipo al crepuscolo o in giornate molto nuvolose. La maturità sessuale viene raggiunta dopo 2-3 anni e l'accoppiamento avviene nel periodo autunnale (ottobre-dicembre) con la deposizione di circa 2500 uova per chilogrammo di pesce. Le uova sono di colore rossastro e grandi 4-5 mm. La trota fario depone le uova nei ghiareti dove l'acqua è bassa e la corrente è costante e per raggiungerli non si sottrae a lunghe migrazioni. Il rito dell'accoppiamento avviene con lo scavo di una buca da parte della femmina la quale vi depone le uova che immediatamente vengono fecondate dal maschio e quindi ricoperte con la ghiaia appena rimossa. Le uova schiudono dopo circa 450 gradi giorno, tutte contemporaneamente, lasciando fuoriuscire frotte di avannotti che si poseranno sul fondo in attesa dell'ultima trasformazione che li porterà ad assumere l'aspetto dell'individuo adulto.

TECNICHE DI PESCA: Si pesca col pesce vivo o col artificiale e la canna da usare è la bolognese.
Per tutti e due i tipi di pesca la montatura deve essere: le lenza non superiore allo 0,25 con un piombo scorrevole e un amoappasta prodotto per la pesca della trota, comunque vi consiglio il n° 5.
Col pesce vivo, una volta lanciato bisogna recuperare piano piano con delle pause per attirare il pesce.
Con l'artificiale invece vi consiglio di usare il cucchiaino ondulante o rotante, oppure la mosca, e bisogna usare la stessa tecnica di recupero che si fa col pesce vivo.

ESCHE:
Lombrico, camola, pesce vivo, uova di salmone, artificiali (cucchiaino ondulante  o rotante, mosche, rapalà).