CARASSIO
Il carassio è uno stretto parente della carpa, cui
somiglia molto con la quale spesso viene confuso. La
differenza tra le due specie sono però abbastanza
evidenti; il carassio ha labbra del tutto prive di
barbigli e le stesse labbra sono più sottili di
quelle della carpa. Il corpo è più arcuato e
tozzo, con la pinna dorsale più corta di quella
dell'altro ciprinide. L'occhio è abbastanza grande,
mentre la bocca è piccola, dotata di quattro denti
faringei. La disposizione e la forma delle altre
pinne e della coda, inserita nel robusto peduncolo,
sono simili a quelli della carpa. Il corpo del
carassio è rivestito di grosse squame cicloidi. La
livrea è brunastra o verdastra, comunque scura
superiormente, ma digradante nel giallastro sui
fianchi, per schiarire ancor di più fino sul ventre
argenteo. Una macchia scura è spesso presente alla
base della coda, mentre molto evidente è la linea
laterale. Le pinne sono grigie, salvo quella anale e
le ventrali che sono rossastre.
TECNICHE
DI PESCA:
Il carassio si pesca con la
canna fissa sia con la bolognese e come montatura va
bene sia a fondo sia col galleggiante, il carassio
mangia dappertutto.
Per la pesca a fondo vi consiglio di utilizzare una
lenza non superiore allo 0,25 con un piombo a goccia
da 25 grammi e con un amo del 6. Col galleggiante è
meglio usarne uno che non superi i 10 grammi di peso
sempre con un amo da 6.
ESCHE: Lombrico,
bigattino, pane.
|